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Expò: l'immagine di un Paese corrotto

4/1/2016

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Le radici delle esposizioni universali sono radicate nel fertile terreno dell'ottocento e del novecento, dove nascevano come fiere commerciali e mostre scientifico-culturali. La prima esposizione a carattere nazionale fu realizzata in Francia, dopo la rivoluzione avvenuta nel 1789 per mostrare gli effetti positivi dovuti all'abbandono del regime monarchico. Fu l'esposizione universale avvenuta a Londra nel 1851 a dare il via alle altre che seguirono nel corso del tempo e che ebbero luogo in moltissime città quali Parigi, Vienna, New York, Philadelphia e Chicago. In queste città furono realizzati per l'occasione edifici imponenti, che raccolsero sia il consenso dei fruitori sia le critiche degli abitanti. Per questo motivo a Londra nell'esposizione del 1851 fu realizzato un edificio in vetro e acciaio completamente smontabile col nome di Crystal Palace che non danneggiò ne alterò in alcun modo il paesaggio londinese. Differente fu la situazione per l'esposizione universale di Parigi del 1889, dove fu costruita la Torre Eiffel, oggi simbolo della città, o l'esposizione del 1893 a Chicago dove fu costruita la prima ruota panoramica al mondo. L'Italia non ospitò mai esposizioni internazionali ma nel 1911 a Torino e a Roma ebbero luogo esposizioni scientifiche, industriali e artistiche a livello regionale.      Queste manifestazioni, bloccatesi durante le due guerre mondiali, ripresero il loro corso fino ad arrivare ai giorni nostri. L'Expo Milano 2015 si pone come finestra di dialogo della comunità internazionale per affrontare le problematiche legate al nutrimento dell’uomo e la salvaguardia della Terra. Pur avendo un nobilissimo scopo, questa manifestazione non ha avuto un buon inizio a causa dello scandalo sugli appalti che ha visto coinvolte moltissime persone e mostrando l'esistenza di una cupola degli appalti. Non ha tardato ad arrivare l'invettiva di Grillo, che vede come unica soluzione la sospensione dei preparativi dell'Expo. Inoltre ha definito questa manifestazione come un ulteriore sperpero di denaro che andrà ulteriormente ad aggravare il bilancio statale e che lascerà un gran numero di strutture fatiscenti destinate a divenire vuoti urbani. Opposta è l'opinione del premier Renzi che vede nell'Expo una grande occasione di guadagno nonché un'opportunità di rivalsa per l'Italia. C'è da dire che nel corso del tempo noi italiani ci siamo dimostrati parecchio inclini a infangare e a rovinare la reputazione del nostro paese. Se solo riuscissimo ad impegnarci con la stessa foga per cercare di migliorare la situazione e per riscattare il nome della nostra nazione diventeremmo una potenza mondiale, capace di ribaltare l'intera situazione europea. L'unico ostacolo che contrasta la nostra rimonta siamo noi stessi, o meglio quei pochi individui che pensano solamente ad arricchirsi a discapito della povera gente e delle persone oneste.

di Valentina Cotugno
1 Comment
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10/11/2022 06:27:52 am

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