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Il CSI partner del 30esimo Economic Forum a Karpacz in Polonia

13/9/2021

 
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Il 30° Forum Economico dell’Europa Centrale e dell’Est quest’anno si è svolto a Karpacz, in Polonia, dal 7 al 9 settembre.

Il Centro Studi Internazionali è tra i principali partner istituzionali del Forum Economico ed è presente con la partecipazione del Responsabile dell'Osservatorio UE del CSI Emanuele Errichiello.

Alla 30esima edizione del forum economico a Karpacz si è parlato anche di solidarietà europea in tempi di crisi, in un panel al quale hanno partecipato, tra gli altri, l’ex Primo Ministro social-democratico Polacco Leszek Miller e l’italiano Emanuele Errichiello, responsabile dell’Osservatorio UE del Centro Studi Internazionali - CSI. Durante il panel Errichiello ha osservato quanto, vista l’attuale polarizzazione politica tra i vari stati membri, la solidarietà europea durante le varie crisi, COVID ultima su tutte, non sia il risultato di un processo di solidarietà “politica” europea quanto di una “solidarietà funzionale” frutto di una sintesi degli interessi in gioco “la decisione di congelare la procedura di infrazione si circoscrive esattamente in questa necessità di una risposta anticicicla, garantendo, nell’interesse dei singoli stati membri, un maggior margine di manovra per politiche fiscali espansive." Continua Errichiello “Dopo la crisi dei debiti sovrani gli stati membri hanno compreso la necessità di percorrere una strada differente, che contrastasse lo shock anticiclicamente ed in maniera rapida e coordinata, cosa che era nell’interesse di tutti gli stati membri, per evitare che eventuali crisi di insolvenza in singoli stati potessero ripercuotersi su tutta l’Unione”. E ancora “un reale processo solidale, necessita di un contesto in cui risulta evidente che l’UE sia una struttura politica in grado di governare la complessità delle sfide contemporanee. Questo avverrà solo quando, attraverso un’integrazione funzionale, specialmente nell’ambito fiscale, bancario e dell’azione estera - trasformazioni imprescindibili per superare la sub-ottimalità dell’attuale area valutaria, e per potersi confrontare come blocco unico vis-à-vis le grande potenze del nuovo mondo multipolare – si dimostrerà all’opinione pubblica l’importanza del progetto europeo. È tempo di abbandonare questo approccio basato sulla resilienza, termine che può significare tutto e nulla - ma che tendenzialmente significa resistere alle crisi senza apportare alla strutture politiche cambiamenti reali - ed iniziare a ragionare invece sulle crisi come la congiuntura storica per un cambiamento. Il disordine dovrebbe creare nuovo ordine, non continuare ad essere disordine. L’UE ed i suoi stati membri dovranno comprendere che per superare le difficoltà dettate da una struttura istituzionale inadeguata è necessario questo cambiamento, non basta la resilienza. In tal senso, è auspicabile che il processo iniziato con il Next Gen EU ci diriga verso la creazione di una budgetary Union e di una fiscal union; lo stesso dovrebbe avvenire, in un’ottica transatlantica, anche per la politica estera, partendo dallo strategic compass e sfruttando l’attuale disordine dettato dalla comparsa di nuovi attori globali e dal mutato atteggiamento degli USA sullo scacchiere internazionale”.

Il CSI ha partecipato a due panel. Il primo “interessi o valori? Il futuro della politica estera europea nel nuovo mondo multipolare” - panel in partnership con la BWA tedesca - dove sono intervenuti Alexander Kulitz, parlamentare tedesco e Presidente della commissione difesa al Parlamento, la senatrice polacca Doroty Czudowska, il Professor Karl Pilny dell’Asian Strategy Institute e Urs Unkauf, direttore del dipartimento per le relazioni governative della BWA. Il secondo panel “solidarietà europea in tempi di crisi” ha visto la partecipazione, oltre a quella del CSI, di Leszek Miller, ex Primo Ministro social-democratico Polacco e Yves Gernigon, Presidente del partito dei Federalisti Europei.

Al forum, per l’Italia, hanno partecipato rappresentanti dalla Camera dei Deputati e dal Senato, dalla Presidenza del Consiglio, dal ministero dell’economia, dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, dal Ministero della Difesa, da Confindustria, oltre che esperti del mondo accademico e dei centri di ricerca (IAI, formiche, Limes, CSI).


Per informazioni http://www.forum-ekonomiczne.pl/?lang=en

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