A cura di Irene Fratellini, Osservatorio sull'Unione europea
Il programma CASSINI (Competitive Space Start-ups for INnovatIon), annunciato nella EU SME Strategy 2021-2027, è un’iniziativa della Commissione Europea che promuove la competizione tra Piccole e Medie Imprese (PMI) nell’industria spaziale, stimolando la genesi di modelli imprenditoriali basati sulla tecnologia e la navigazione satellitare[1]. Le PMI sono il target di questa politica in quanto, costituendo più del 90% del tessuto industriale europeo, giocano un ruolo fondamentale nei programmi di sviluppo pro tempore, soprattutto nella transizione gemella di sostenibilità e digitalizzazione[2]. L’Unione Europea (UE) riconosce in CASSINI la potenzialità di aumentare la risonanza alle politiche di sostenibilità e cyber-sviluppo già in atto. Improntato sul dialogo costante tra istituzioni e imprese, CASSINI adotta un approccio bottom-up, per cui gli innovatori nel settore industriale sono chiamati a presentare il proprio progetto di imprenditoria spaziale, partecipando ai vari bandi di gara. Ai vincitori sarà data la possibilità di realizzare le proprie proposte tramite finanziamenti ed attività di coaching virtuale[3]. Il programma rappresenta un caso interessante nell’ambito della legislazione europea. In assenza di programmi imprenditoriali di tipo tecnologico-spaziale a livello nazionale, l’idea è di compiere un avanzamento congiunto su questo fronte. Tuttavia, analizzando questa iniziativa sulla base di tre dei criteri cardine di fitness-check, ossia efficacia, coerenza e valore aggiunto europeo[4], essa presenta alcune criticità di fondo. In primo luogo, la mancanza di un quadro di regolamentazione di tipo industriale-spaziale impedisce di verificare la coerenza esterna della norma, che quindi può essere esaminata solo in relazione al quadro normativo di difesa. La base legale è stata identificata nell’Articolo 6 del programma spaziale dell’Unione, che consente l’istituzione di programmi di sostegno finalizzati al potenziamento dell’innovazione e della competizione del settore spaziale dell’UE[5]. Di conseguenza, CASSINI sarà gestito solo ed esclusivamente dal DG DEFIS[6]. In secondo luogo, quest’iniziativa è, in embrione, figlia di una prospettiva mono-oculare. Ciò significa che non vi sarà alcuna regolamentazione nell'area della concorrenza, delle telecomunicazioni o della sicurezza dei prodotti. L’illecito concorrenziale nello spazio non esiste ancora. Perciò, all’atto pratico, un’impresa potrebbe danneggiare il satellite di un suo concorrente, rimanendo impunita[7]. Quest’ultimo aspetto rischia di diventare una grave mancanza nel lungo termine, potenzialmente minando l’efficacia dell’iniziativa. Per di più, il processo di implementazione delle proposte imprenditoriali è ad oggi già attivo, al netto della conclusione delle prime competizioni, come il Galileo Masters[8] ed il Copernicus Accelerator[9]. Pertanto, è della massima urgenza creare un quadro normativo industriale sul fronte spaziale, che rispecchi quello terrestre. Senza uno sforzo legislativo coerente, gli eventuali progetti sarebbero realizzati in un contesto normativo indefinito e confusionale, nel quale le imprese dovrebbero agire senza conoscere con certezza i limiti delle loro azioni. Questo potrebbe portare a una vera e propria corsa verso le “bandiere di convenienza”, ignorando l’impatto che ogni piano di sviluppo ha sugli altri[10]. Una seconda riflessione riguarda il valore aggiunto per l’UE che CASSINI rappresenterebbe. Lanciando un’iniziativa di impresa non convenzionale, l'Unione rafforza l'innovazione nei piani di crescita a fronte di un contesto che forse richiede un’azione più completa, volta a valorizzare le tecnologie spaziali come cardini dello sviluppo sostenibile e della collaborazione internazionale. Più nello specifico, l’evidenza empirica suggerisce come un piano di crescita che integri l'uso delle tecnologie spaziali sia particolarmente valido nel settore primario e sanitario[11]. L’introduzione di queste risorse potrebbe dare una svolta agli standard di produttività sostenibile nel campo della produzione agricola. Infatti, l’UE si è impegnata a riformare la Politica Agricola Comune (PAC) integrandovi misure “verdi”, senza tuttavia raggiungere gli obiettivi preposti[12]. In seno alla valutazione del pacchetto di riforme della PAC del 2013, si evince la necessità di adottare in primis un approccio decentralizzato e capillare che profili un intervento ad-hoc. Questo si allinea alla logica del CASSINI, che incoraggia l’elaborazione di piani di sviluppo dal basso. In più, anello mancante al supporto dell’agricoltura sostenibile è una puntuale strategia di monitoraggio[13]. L’uso della tecnologia spaziale risulta particolarmente utile su questo fronte. Gli agricoltori potrebbero monitorare l’andamento sostenibile delle colture avvalendosi di una navigazione satellitare intelligente che segnali dati-chiave circa lo status di fertilità del suolo, della copertura nevosa e della produttività. Queste innovazioni potrebbero portare a una gestione più cosciente delle risorse naturali, attraverso l’applicazione della cosiddetta agricoltura di precisione[14]. D’altro canto, l’applicazione di tecnologie di telerilevamento nel settore sanitario può produrre dati geo-spaziali utili ai dipartimenti di ricerca delle aziende chimico-farmaceutiche per il monitoraggio della diffusione delle malattie, nonché per la previsione delle aree a rischio. Ciò potrebbe aumentare le possibilità delle PMI – e start-up - europee di (ri)creare una comunità sana, accelerando al tempo stesso la loro crescita. A questo scopo, Galileo Masters ha esortato i partecipanti al bando di gara corrente all’elaborazione di soluzioni che utilizzino i dati spaziali per sviluppare applicazioni innovative a contrasto della diffusione del COVID-19[15]. Incoraggiare le PMI europee a spingersi oltre ai confini terrestri, valorizzando i propri progetti e identificandole come punto di partenza per il progresso industriale nello spazio è già sinonimo di innovazione. Il modello su cui si struttura sta mostrando una certa efficacia, che rende anche possibile identificare ulteriori aree di applicazione. Ciononostante, questo potenziale è attenuato da una vera e propria vacatio legis industriale in ottica spaziale, tale per cui, se “nessuna politica esiste nel vuoto”[16] citando il mantra della Commissione Europea, per CASSINI sembra non essere così. A maggior ragione, trattandosi di una strategia per le PMI - spesso in difficoltà a conformarsi con la complessità delle norme che le regolano - il margine di azione deve essere chiaro e definito. Se davvero è previsto un supporto concreto per le piccole realtà, è bene che esse siano messe nella posizione di poter valutare le proprie scelte imprenditoriali, senza lo spettro di sorprese future o riforme a singhiozzo. [1]Startup Europe Club, Cassini. 2020.Disponibile a: https://startupeuropeclub.eu/cassini/ [2] Commissione Europea, Entrepreneurship and Small and medium-sized enterprises (SMEs). 2018. Disponibile a: https://ec.europa.eu/growth/smes_nl [3] Startup Europe Club, Cassini. 2020. Disponibile a: https://startupeuropeclub.eu/cassini/ [4] Commissione Europea. Chapter VI, Guidelines on evaluation (including fitness checks). Better regulation guidelines. 2017. Disponibile a: https://ec.europa.eu/info/sites/info/files/better-regulation-guidelines-evaluation-fitness-checks.pdf [5] Commissione Europea, COM(2018) 447 final. 2018. Disponibile a: https://eur-lex.europa.eu/resource.html?uri=cellar:33f7d93e-6af6-11e8-9483-01aa75ed71a1.0003.03/DOC_1&format=PDF [6] Directorate-General of Defence Industry and Space [7] Pwc. Main trends and challenges in the space sector. 2019. Disponibile a: https://www.pwc.fr/fr/assets/files/pdf/2019/06/fr-pwc-main-trends-and-challenges-in-the-space-sector.pdf [8] Galileo Masters, The Leading Innovation competition for satellite navigation. 2020. Disponibile a: https://galileo-masters.eu [9] Copernicus Accelerator, Copernicus Accelerator. 2020. Disponibile a: https://accelerator.copernicus.eu/start-ups/ [10] Pwc. Main trends and challenges in the space sector. 2019. Disponibile a: https://www.pwc.fr/fr/assets/files/pdf/2019/06/fr-pwc-main-trends-and-challenges-in-the-space-sector.pdf [11] Commissione per la scienza e la tecnologia per lo sviluppo, Exploring space technologies for sustainable development and the benefits of international research collaboration in this context. 2019. Disponibile a: https://unctad.org/system/files/official-document/CSTD2019-2020_Issues02_Space_en.pdf [12] Commissione Europea, COM(1999) 0022 final. 1999. Disponibile a: https://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/HTML/?uri=CELEX:51999DC0022&from=EN [13] Parlamento Europeo, Research for Agri Committee – Policy support for productivity vs. Sustainability in EU Agriculture: Towards viable farming and green growth. 2017.Disponibile a: https://www.europarl.europa.eu/RegData/etudes/STUD/2017/585905/IPOL_STU(2017)585905_EN.pdf [14] Commissione per la scienza e la tecnologia per lo sviluppo, Exploring space technologies for sustainable development and the benefits of international research collaboration in this context. 2019.Disponibile a: https://unctad.org/system/files/official-document/CSTD2019-2020_Issues02_Space_en.pdf [15]Galileo Masters, The Leading Innovation competition for satellite navigation. 2020. Disponibile a: https://galileo-masters.eu [16] Commissione Europea. Chapter VI, Guidelines on evaluation (including fitness checks). Better regulation guidelines. 2017. Pg. 62. Disponibile a: https://ec.europa.eu/info/sites/info/files/better-regulation-guidelines-evaluation-fitness-checks.pdf |
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