A cura di Stefania Calciati, Osservatorio sull'Unione europea
Lo scorso dicembre, la Commissione Europea ha deciso di sospendere circa 88 milioni di euro[1] in pagamenti a sostegno del bilancio statale etiope, a causa di probabili violazioni dei diritti umani nella regione del Tigray. In un primo momento, questa notizia è passata piuttosto inosservata al di fuori dei canali specializzati nella cooperazione. Tuttavia, le difficoltà della Commissione nel convincere la Germania a replicare l’iniziativa a livello domestico hanno evidenziato l’importanza strategica di questa decisione. In più, il deteriorarsi della situazione umanitaria nel Tigray nel corso di febbraio ha portato la questione all’attenzione di Michelle Bachelet. Il 4 marzo, infatti, l’Alta Commissaria per i Diritti Umani alle Nazioni Unite (ONU) ha esortato il governo etiope a consentire l’accesso alla regione per condurre un’inchiesta volta a stabilire la veridicità delle segnalazioni[2] di “crimini di guerra e contro l’umanità”[3] nel Tigray. Le attività della Commissione in Etiopia Proprio la rinnovata attenzione internazionale degli ultimi giorni sottolinea la tempestività con cui la Commissione ha assunto una posizione già a dicembre. Per capire l’importanza di questa decisione, è necessario considerare la lunga relazione di cooperazione tra l’Unione Europea (UE) e l’Etiopia per lo sviluppo economico, ma anche in ambito strategico e diplomatico. Ad esempio, durante l’incontro bilaterale UE-Etiopia su migrazione e mobilità del 2015, l'allora Alta Rappresentante Mogherini ha sottolineato come da “ben 40 anni[4]” (cioè dalla firma della Convenzione di Lomè nel 1975) l’Etiopia sia un partner strategico dell’Unione nel Corno D’Africa. In aggiunta, la presenza della sede centrale dell’Unione Africana proprio ad Addis Abeba la rende particolarmente rilevante in campo diplomatico. Non a caso la prima visita istituzionale al di fuori dall’UE della Presidente Von der Leyen nel 2019 ha avuto come destinazione l’Etiopia[5]. Per quanto riguarda lo sviluppo economico, la maggior parte degli aiuti allocati all’Etiopia vengono gestiti dal Fondo Europeo di Sviluppo. Nel periodo 2014-2020, l’Etiopia è stata uno dei Paesi a cui l’UE ha assegnato più fondi, in totale 815 milioni nell’Undicesimo Piano Indicativo Nazionale[6]. Tra gli obiettivi principali del Piano figurano misure volte ad alleviare i gravi problemi di povertà e malnutrizione, a potenziare la risposta sanitaria, e a sviluppare la rete stradale, azioni fondamentali per consentire al Paese di sostenere il solido tasso di crescita del 10% annuo dell’ultimo decennio. Tuttavia, la sospensione del supporto al bilancio dichiarata in dicembre non include la totalità dei fondi per il periodo 2014-2020. Infatti, attraverso i Piani Indicativi, l’UE indica le somme allocate, ma anche le organizzazioni responsabili dell’implementazione dei vari progetti, che possono essere messi in opera dal governo nazionale, ma anche da ONG, agenzie dell’ONU o banche per lo sviluppo. Le relazioni bilaterali Germania-Etiopia Tra i paesi membri dell’UE, la Germania mantiene rapporti molti stretti con l’Etiopia, e in particolare con l’attuale governo, presieduto da Abiy Ahmed. È proprio in virtù di questa relazione privilegiata che devono leggersi le dichiarazioni[7] fatte a febbraio dal Ministro dello Sviluppo, intenzionato a supportare il governo etiope durante la crisi. Infatti, il ruolo centrale di Abiy nella firma del Trattato di Pace con l’Eritrea gli è valso il Premio Nobel per la Pace nel 2019 e l’ha avvicinato alla Germania. In quell’anno, i fondi bilaterali tedeschi hanno raggiunto la cifra di 350 milioni[8], grazie all’audace programma di riforme libertarie iniziato da Abiy. Secondo quanto è trasparito della chiamata tra Angela Merkel e il Primo Ministro etiope a inizio febbraio, la Cancelliera avrebbe sottolineato l’importanza di risolvere la crisi del Tigray, applicando pressione diplomatica ed economica al Governo etiope. Sembra quindi che Commissione e Germania condividano le stesse preoccupazioni, tuttavia manca un consenso sulla strategia migliore tra l’approccio tedesco, più diplomatico, e la “linea dura” scelta dalla Commissione. Da un lato il governo etiope ha sicuramente bisogno di fondi per reagire alla crisi sanitaria e umanitaria non solo in Tigray ma in tutto il Paese. Tuttavia, secondo la Croce Rossa[9] e USAID[10], la dura risposta militare del governo ha di fatto escluso gran parte della popolazione dalla ricezione di generi di prima necessità e spesso dall’accesso alla rete elettrica. È chiaro, però, che la strategia della Commissione può funzionare solamente con l’adesione degli stati membri alla sospensione dei fondi bilaterali. Proprio su incarico della Commissione e forse con l’intenzione di convincere gli stati membri ad adottare una linea dura e univoca, il Ministro degli Esteri finlandese, Pekka Haavisto, è stato recentemente mandato in missione nel Tigray per accertarsi della situazione in prima persona. Successivamente, durante la seduta del Consiglio Europeo del 23 febbraio, ha relazionato sulla sua missione nella regione. Haavisto ha definito la situazione “fuori controllo”, confermando che l’80% della popolazione nella regione è esclusa dalla ricezione di aiuti umanitari da ormai vari mesi[11]. Risvolti geopolitici e ultimi sviluppi La linea d’azione adottata dall’UE si inserisce in un quadro geopolitico complesso, in cui altri donatori, primo fra tutti la Cina[12], sembrano invece intenzionati a continuare la loro cooperazione economica con il governo etiope. La sospensione dei fondi di supporto al bilancio potrebbe quindi allontanare l’Etiopia, che prima dello scoppio della crisi nel Tigray era considerata un interlocutore credibile nell’area per l’UE. Allo stesso tempo, anche l’impegno economico cinese in Etiopia è stato ampliato negli ultimi anni, in particolare attraverso investimenti volti a completare la linea ferroviaria tra Addis Abeba e il Djibouti, una risorsa cruciale per un Paese senza accesso diretto al mare. Inoltre, proprio in Djibouti si trova l’unica base militare cinese in Africa, per cui il trasporto diretto verso Addis Abeba consentirebbe alla Cina di avere una maggiore capacità di supportare le missioni ONU a cui partecipa, specialmente UNMISS nel Sud Sudan[13]. Proprio il 6 marzo, l’Etiopia e la Cina hanno firmato un ulteriore Memorandum of Understanding[14], volto ad assicurare la sicurezza e buon funzionamento dei progetti legati alla Belt and Road Initiative. Questo sviluppo suggerisce una maggiore vicinanza tra la Cina e il Governo Abiy, non solo in campo economico ma anche nel campo della protezione degli investimenti connessi alla BRI. La situazione, dunque, rimane al momento incerta. L’UE, infatti, deve in questi mesi rinnovare il Piano Indicativo Nazionale etiope per il periodo 2021-2027 e decidere come destinare i circa 100 milioni di fondi previsti per il 2021[15]. Finora la linea dura della Commissione non è apprezzata dalla Germania, che tuttavia rimane cauta nelle dichiarazioni rilasciate ai media. Per concludere, la decisione della Commissione di sospendere i fondi di supporto al bilancio nazionale sta avendo risvolti geopolitici non trascurabili, che sembrano aver portato a un ulteriore avvicinamento tra Etiopia e Cina. [1] Marks, Simon. [Online] EU suspends nearly €90M in aid to Ethiopia over internal conflict. Politico. 16/12/2020. https://www.politico.eu/article/eu-commission-suspends-nearly-90-million-euros-in-aid-to-ethiopia-over-internal-conflict/ [2] Amnesty Italia [Online] Etiopia: “Il massacro di centinaia di civili a Axum da parte di soldati eritrei può costituire un crimine contro l’umanità”. 26/02/2021. https://www.amnesty.it/etiopia-il-massacro-di-centinaia-di-civili-a-axum-da-parte-di-soldati-eritrei-puo-costituire-un-crimine-contro-lumanita/ [3] Le Monde Afrique [Online] L’ONU réclame une enquête sur de possibles « crimes de guerre » au Tigré, dans le nord de l’Ethiopie. 4/03/2021. https://www.lemonde.fr/afrique/article/2021/03/04/l-onu-reclame-une-enquete-sur-de-possibles-crimes-de-guerre-au-tigre-dans-le-nord-de-l-ethiopie_6071946_3212.html [4] Commissione Europea [Online] L'Unione europea e l'Etiopia firmano l'agenda comune su migrazione e mobilità. 11/11/2015. https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/it/IP_15_6050 [5] Commissione Europea [Online]L'UE rafforza la cooperazione con l'Etiopia. 7/12/2019 https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/it/ip_19_6679 [6] EC & Government of Ethiopia. National Indicative Programme for Ethiopia 2014 to 2020. Ref. Ares(2014)2070433. 24/06/2014 https://ec.europa.eu/international-partnerships/system/files/nip-ethiopia-20140619_en.pdf [7] Chadwick, Vince. [Online] Ethiopia looks to Germany amid EU funding fight. Devex. 02/02/2021 https://www.devex.com/news/ethiopia-looks-to-germany-amid-eu-funding-fight-99034 [8] Pelz, Daniel. [Online] German-Ethiopian relations suffer over Tigray. DW. 22/02/2021 https://www.dw.com/en/german-ethiopian-relations-suffer-over-tigray/a-56655824 [9] CRI [Online] Etiopia, Rocca: “In Tigray situazione al limite. Mancano cibo, acqua e medicine. Serve una forte azione umanitaria.” 10/02/2021 https://cri.it/2021/02/10/etiopia-rocca-tigray-situazione-al-limite-forte-azione-umanitaria/ [10] USAID. Ethiopia, Tigray Conflict. 18/02/2021 https://www.usaid.gov/sites/default/files/documents/02.18.2021_-_USG_Tigray_Fact_Sheet_2.pdf [11] Drudi, Emilio. [Online] L’inviato Ue in Etiopia: “La situazione in Tigrai è totalmente fuori controllo”. Eritrea Democratica. 25/02/2021. https://eritreademocratica.wordpress.com/2021/02/25/linviato-ue-in-etiopia-la-situazione-in-tigrai-e-totalmente-fuori-controllo/ [12] Xinhua [Online] China calls for more int'l support to restoring normal life in Ethiopia's Tigray region. 23/02/2021. http://www.xinhuanet.com/english/2021-02/23/c_139759550.htm [13] CRU Policy Brief. China and the EU in the Horn of Africa: competition and cooperation? Clingendael. 2018. https://www.clingendael.org/sites/default/files/2018-04/PB_China_and_the_EU_in_the_Horn_of_Africa.pdf [14] Xinhua [Online] China, Ethiopia ink accord on establishing security safeguarding mechanism for major projects under BRI. 7/03/2021. http://www.china.org.cn/world/2021-03/07/content_77280556.htm [15] Chadwick, Vince. [Online] EU development chief calls for united response on Ethiopia. Devex. 17/02/2021 https://www.devex.com/news/eu-development-chief-calls-for-united-response-on-ethiopia-99184 |
|