Il 27 aprile di ogni anno, in occasione dell’anniversario dell’attentato in cui nel corso della missione “Antica Babilonia”, in Iraq, il Maggiore Nicola Ciardelli nel 2006 perse la vita, si svolge a Pisa la Giornata della Solidarietà, organizzata dall’Associazione Nicola Ciardelli e che quest'anno ha visto la partecipazione del Centro Studi Internazionali. Si tratta di una Giornata che coinvolge tutte le scuole pisane, di ogni ordine e grado, dalla scuola materna agli Istituti Superiori, e che ha come scenario l’intera città. L’obiettivo della Giornata è quello di sensibilizzare i giovani studenti sui temi della Pace e della Solidarietà. Il Progetto è articolato in varie Sezioni, dedicate ciascuna ad una tematica, collegata ai principi fondamentali della nostra Carta costituzionale. Così si parla di sociale, di cooperazione internazionale, di salute, di pari opportunità, di uguaglianza, di legalità, di scienza e tecnologia, di religione, di ambiente, di cultura, di studio, di sport e di lavoro: tutto declinato sul fronte della Solidarietà. Ciascuna Sezione prevede diversi percorsi, che toccano luoghi significativi della città rispetto alla tematica trattata. Quest’anno il Centro Studi Internazionali ha collaborato al percorso “Monuments, Fine Arts and Archives” curato da Enrico Bruni, studente della Scuola Cesare Alfieri (Università di Firenze) e collaboratore del Centro Studi Internazionali. Il percorso ha coinvolto quattro classi provenienti da diversi Scuole Secondarie di I e II grado, arrivando a coinvolgere un totale di circa 100 studenti e studentesse e 8 professori e professoresse. Attraverso una lezione interattiva le classi hanno potuto ripercorrere la storia della Seconda Guerra Mondiale, focalizzandosi poi sul passaggio del fronte dalla città di Pisa e l’azione della task force dei Monuments Men. Dall’iniziale coinvolgimento di un numero limitato di operatori, nel corso degli anni questo evento ha ricevuto l’attenzione e la disponibilità entusiasta e generosa pressoché di tutte le istituzioni, pubbliche e private, di studio e di ricerca, di cura e di accoglienza, laiche e religiose, oltre al coinvolgimento di numerose Associazioni. I soggetti coinvolti sono oggi circa un centinaio e gli studenti partecipanti sono giunti a circa tremila. Il 27 maggio alle 17 organizzeremo con i nostri partner il primo evento del nostro progetto #SUSTAINEU online su Zoom. I partecipanti avranno modo di dibattere e discutere sulla sostenibilità, incontreranno esperti e proveranno a trovare soluzioni per le sfide digitali e green. Non mancare, costruisci con noi un'Europa più sostenibile!
L'evento è aperto ma la registrazione è obbligatoria, riceverai 2 giorni prima dell'evento una mail con il link di Zoom. Per registrarti, clicca qui. - - - - - On the 27th of May at 5 pm we will host the first Training Event of our #SUSTAINEU project online on Zoom. Participants will exchange and enhance knowledge on sustainability, meet experts, and try to find solutions for digital and green challenges. Don't miss it, build with us a more sustainable Europe! The event is open but registration is mandatory, you will receive 2 days prior to the event an email with the Zoom link. To register, click here. L’ European Congress of Local Governments, svoltosi lo scorso 11 e 12 Aprile a Mikolaijki, in Polonia, ha visto quest’anno, per la prima volta, la partecipazione del Centro Studi Internazionali, rappresentato del Responsabile dell'Osservatorio UE, Emanuele Errichiello. Il Congresso è una piattaforma di dibattito per i rappresentanti delle autorità regionali e locali – governatori, sindaci, presidenti di provincia –, rappresentati dei governi nazionali, dell’UE, esperti e accademici. Al Congresso, per l’Italia, hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni, nonché esperti del mondo accademico e dei centri di ricerca. Come ogni anno per questo congresso, è stata forte la presenza di governatori regionali e rappresentanti dell’UE con ruoli nell’ambito delle politiche regionali e di coesione. Il Centro è stato invitato a partecipare come relatore a due panel. Il primo, dal titolo “Identità locali: realtà positive o cause di conflitti interni?”, si è soffermato sull’analisi delle regioni e province autonome, gli aspetti positivi di queste ultime e le potenziali fonti di conflitto interno ai Paesi che queste autonomie – intese come autonomie politiche, economiche, culturali e linguistiche – possono creare. Particolare enfasi è stata posta sulla necessità, nell’analisi di questi fenomeni, di differenziare un’autonomia economica da altri tipi di autonomie. Il secondo panel, dal titolo “Governi locali: centralizzazione vis-à-vis decentralizzazione” si è invece soffermato sugli aspetti e le implicazioni economiche e di policies di scelte centralistiche e de-centralistiche, proponendo soluzioni che superassero tale dicotomia, e che ponessero l’accento su una governance multi-livello dove le competenze, a seconda della loro natura e dei loro destinatari, siano assegnate al livello più adeguato. Mercoledì 23 Marzo, il Centro Studi Internazionali avrà il piacere di ospitare il dott. Marco Buti, Capo di Gabinetto del Commissario all’Economia Paolo Gentiloni, ex Direttore Generale – dal 2008 al 2019 – del direttorato ECFIN della Commissione Europea, viceministro per le finanze italiano al G7 e al G20. Nel suo ultimo libro, “The Man Inside” (Egea Editore, 2021), Buti fa tesoro del suo ruolo di insider negli ultimi 15 anni e ripercorre i principali dibattiti tecnico-politici avuti, al livello europeo, a margine della crisi finanziaria e della recente crisi pandemica. Il libro raccoglie gran parte dei suoi interventi per VoxEU, legandoli tra loro attraverso riflessioni e spiegazioni sui motivi dietro le decisioni di policy economiche prese in questi anni al livello dell’UE. A partire da questa sua recente pubblicazione, nel corso del dibattito, tenteremo di comprendere le implicazioni che suddette strategie economiche hanno avuto – sia sul piano puramente economico, che sul piano politico – ragionando sulle prospettive future per la governance economica europea, anche alla luce dei recenti eventi in Ucraina, e della richiesta forte di rivedere le regole del Patto di Stabilità. L’evento vedrà l'introduzione del Presidente del CSI prof. Antonio Virgili e sarà moderato dal dott. Emanuele Errichiello, Responsabile dell’Osservatorio UE del Centro. Mercoledì, 23 Marzo, ore 17:30, live sulla nostra pagina Facebook. Il 30° Forum Economico dell’Europa Centrale e dell’Est quest’anno si è svolto a Karpacz, in Polonia, dal 7 al 9 settembre.
Il Centro Studi Internazionali è tra i principali partner istituzionali del Forum Economico ed è presente con la partecipazione del Responsabile dell'Osservatorio UE del CSI Emanuele Errichiello. Alla 30esima edizione del forum economico a Karpacz si è parlato anche di solidarietà europea in tempi di crisi, in un panel al quale hanno partecipato, tra gli altri, l’ex Primo Ministro social-democratico Polacco Leszek Miller e l’italiano Emanuele Errichiello, responsabile dell’Osservatorio UE del Centro Studi Internazionali - CSI. Durante il panel Errichiello ha osservato quanto, vista l’attuale polarizzazione politica tra i vari stati membri, la solidarietà europea durante le varie crisi, COVID ultima su tutte, non sia il risultato di un processo di solidarietà “politica” europea quanto di una “solidarietà funzionale” frutto di una sintesi degli interessi in gioco “la decisione di congelare la procedura di infrazione si circoscrive esattamente in questa necessità di una risposta anticicicla, garantendo, nell’interesse dei singoli stati membri, un maggior margine di manovra per politiche fiscali espansive." Continua Errichiello “Dopo la crisi dei debiti sovrani gli stati membri hanno compreso la necessità di percorrere una strada differente, che contrastasse lo shock anticiclicamente ed in maniera rapida e coordinata, cosa che era nell’interesse di tutti gli stati membri, per evitare che eventuali crisi di insolvenza in singoli stati potessero ripercuotersi su tutta l’Unione”. E ancora “un reale processo solidale, necessita di un contesto in cui risulta evidente che l’UE sia una struttura politica in grado di governare la complessità delle sfide contemporanee. Questo avverrà solo quando, attraverso un’integrazione funzionale, specialmente nell’ambito fiscale, bancario e dell’azione estera - trasformazioni imprescindibili per superare la sub-ottimalità dell’attuale area valutaria, e per potersi confrontare come blocco unico vis-à-vis le grande potenze del nuovo mondo multipolare – si dimostrerà all’opinione pubblica l’importanza del progetto europeo. È tempo di abbandonare questo approccio basato sulla resilienza, termine che può significare tutto e nulla - ma che tendenzialmente significa resistere alle crisi senza apportare alla strutture politiche cambiamenti reali - ed iniziare a ragionare invece sulle crisi come la congiuntura storica per un cambiamento. Il disordine dovrebbe creare nuovo ordine, non continuare ad essere disordine. L’UE ed i suoi stati membri dovranno comprendere che per superare le difficoltà dettate da una struttura istituzionale inadeguata è necessario questo cambiamento, non basta la resilienza. In tal senso, è auspicabile che il processo iniziato con il Next Gen EU ci diriga verso la creazione di una budgetary Union e di una fiscal union; lo stesso dovrebbe avvenire, in un’ottica transatlantica, anche per la politica estera, partendo dallo strategic compass e sfruttando l’attuale disordine dettato dalla comparsa di nuovi attori globali e dal mutato atteggiamento degli USA sullo scacchiere internazionale”. Il CSI ha partecipato a due panel. Il primo “interessi o valori? Il futuro della politica estera europea nel nuovo mondo multipolare” - panel in partnership con la BWA tedesca - dove sono intervenuti Alexander Kulitz, parlamentare tedesco e Presidente della commissione difesa al Parlamento, la senatrice polacca Doroty Czudowska, il Professor Karl Pilny dell’Asian Strategy Institute e Urs Unkauf, direttore del dipartimento per le relazioni governative della BWA. Il secondo panel “solidarietà europea in tempi di crisi” ha visto la partecipazione, oltre a quella del CSI, di Leszek Miller, ex Primo Ministro social-democratico Polacco e Yves Gernigon, Presidente del partito dei Federalisti Europei. Al forum, per l’Italia, hanno partecipato rappresentanti dalla Camera dei Deputati e dal Senato, dalla Presidenza del Consiglio, dal ministero dell’economia, dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, dal Ministero della Difesa, da Confindustria, oltre che esperti del mondo accademico e dei centri di ricerca (IAI, formiche, Limes, CSI). Per informazioni http://www.forum-ekonomiczne.pl/?lang=en |